È una generazione globalizzata quella degli architetti under 40, pronta a competere con i colleghi di tutto il mondo sul piano delle idee e grazie alle tecnologie, ma quando si tratta di confrontarsi con la realtà del mestiere deve farsi spazio dietro casa, affidandosi al «passaparola», contando sugli incarichi che arrivano grazie agli altri lavori portati a termine. Il miglior biglietto da visita restano le opere e per ottenere gli incarichi i concorsi non bastano. Parte la caccia alle opportunità: i giovani firmano soprattutto opere private, le più veloci a passare dalla carta al cantiere, e tra i primi lavori ci sono interventi di ridotta misura e sullo spazio aperto. La scorsa settimana a Roma è stata presentata la ricerca GiArch (promossa dal coordinamento nazionale dei giovani architetti italiani) che raccoglie una quarantina di opere costruite in Italia da studi di under 40:
un atlante (pubblicato da Utet scienze e tecniche e curato da Luca Paschini) che documenta la capacità creativa e tecnica e l’impegno della giovane generazione da Cuneo a Bari, dal Veneto alla Sicilia: ci sono asili, strutture balneari, un’autorimessa, progetti di interni e restauro. Un’occasione per fare il punto sullo stato di salute della nuova generazione. «Tra gli under40 ci sono due linee di professionisti – ha raccontato Luca Paschini, ideatore dell’iniziativa –: ci sono studi come Obr, Iotti+Pavarani e Liverani/Molteni che hanno strutture più consolidate, incarichi importanti spesso frutto di concorsi, e hanno progetti di scala internazionale. C’è poi un’ampia fascia di professionisti radicati nel proprio territorio d’origine, con strutture che contano 2-3 persone». La maggior parte dei giovani conferma che si parte da un consiglio per la casa di un amico o di uno zio; pochissimi sono figli d’arte, come nel caso dello studio Cumo Mori Roversi, fondato nel 1946 da Giulio Cumo e attualmente portato avanti dai due giovani architetti, Alessandro Mori e Rossella Roversi. La selezione Giarch copre in modo capillare le regioni centrali e dell’area nord–ovest: mancano all’appello i casi eccellenti dell’Alto Adige – dove i trentenni che costruiscono non sono rari – e di alcune regioni del sud, ma soltanto per motivi legati alla raccolta delle candidature di questa prima edizione. Alcuni si confrontano con la realtà internazionale. Tra loro c’è Erik Giudice, classe 1971, co-fondatore dello studio archi5 e che quest’anno ha avviato un proprio percorso con lo studio Ega. Nel 2009 ha vinto il concorso di progettazione per un maxi-piano urbano a Stoccolma e sempre qui sta costruendo un grande edificio che sarà il più alto a uso misto e a basso consumo energetico della città. Un piede in Italia e uno a Los Angeles invece per Elena Manfredini, classe 1974, nel suo portfolio c’è anche un padiglione per il Millennium Museum di Pechino e tra i suoi clienti ci sono aziende come Swarovski, Fiat, Nike, Moroso e Guzzini. I giovani professionisti si inventano strategie per reagire alla realtà economica del mercato e mettono in campo capacità gestionali e di negoziazione in un processo che si fa sempre più complesso. «Sempre più
spesso dobbiamo inventarci le opportunità – dice Martina Tabò, classe 1974, dello studio Maat di Torino –, capita spesso che prima di ottenere un incarico siamo noi a lanciare un’ipotesi, una sfida. Il mio studio investe sui concorsi perché nonostante le difficoltà tanti studi emergono proprio così; ma è spesso attraverso il passaparola e la costruzione di rapporti con imprese e committenti finché si sta sul campo, che arrivano nuovi lavori». Altra avventura quella dello studio Hyd di Venezia (6 persone tutti under 34), nato per occuparsi di «Home» e «Yacht» ma che dopo un anno ha virato il suo business sul tema dell’architettura. Tra i loro lavori più recenti c’è un centro di ricerca e sviluppo a Ravenna, fruttato dopo aver realizzato una sede aziendale poco distante e che a ricaduta ha portato all’incarico per la direzione artistica da parte dell’azienda per la realizzazione di stand fieristici e dei prodotti. «Lavoro, fortuna e saper cogliere il momento giusto» sono queste per Piero Giovannini, partner dello studio, le carte vincenti.
Per emergere i giovani puntano sulle nicchie di mercato, come nel caso dei bolognesi Designo, una società di ingegneria fondata da architetti che sta puntando tutto sul tema dell’housing. A Milano sta portando avanti il cantiere di un concorso vinto per Europan 3 (la ristrutturazione di 105 alloggi nel quartiere Spaventa per conto dell’Aler) e da poco a Castel Maggiore (Bo) ha realizzato un prototipo di una casa (Ebs, Easy Building System) flessibile e sostenibile, 200 mq di superficie che sono stati assemblati in 15 giorni, progetto chiavi in mano in due mesi. Il boliviano Mauricio Cardenas Laverde con studio a Milano si sta concentrando invece sulla progettazione sostenibile e sperimenta suelle costruzioni in bambù. L’identikit del progettista trentenne? Individualista e con tanta voglia di emergere. Risultato? Un panorama italiano con una ricchezza capillare rispetto al passato dove si distinguevano singole eccellenze, ma anche grande competitività che può essere esasperata quando l’offerta è di gran lunga superiore alla domanda. «Le opportunità sono sempre meno – ha detto a proposito Amedeo Schiattarella, presidente dell’Ordine degli architetti di Roma, intervenuto alla presentazione del volume – la vera sfida per i giovani è crescere e diventare competitivi con i colleghi internazionali. Guardare all’estero è l’unica via che consente ai professionisti di fare gli architetti e non i certificatori degli edifici».
dal GiArch tenendo conto delle opere costruite negli ultimi cinque anni da studi under 40 e sulla base di 380 candidature
I giovani architetti del GiArch raccolgono in un atlante le loro opere prime. L’opera è curata da Luca Paschini, coordinatore nazionale dell’associazione. Le prime quaranta architetture sono frutto di una selezione tra 380 progetti pervenuti da tutt’Italia e sono state presentate nell’ambito della Festa dell’Architettura di Roma. Tra sei mesi sarà pronto il secondo volume; a seguire un altro bando per raccogliere nuove candidature per le prossime pubblicazioni.
Maria Elena Arcidiacono
Casa Muscianò
Graniti (Messina) 1
www.elenaarcidiacono.com
Nicola Auciello
Casa al Gianicolo
Roma
www.na3.it
brh+, Barbara Brondi,
Marco Rainò
Casa SC
Rocchetta Belbo
(Cuneo) 2
www.brh.it
Davide Cammarata
Ristrutturazione di una
casa unifamiliare
Caltanissetta 3
Gaetano Gianclaudio Caponio + Partner
Edificio polifunzionale
Sant’Eramo in Colle (Bari) 4
www.gianclaudiocaponio.com
carlorattiassociati – Walter Nicolino & Carlo Ratti
Caffè Trussardi
Milano 5
www.carloratti.com
Eros Colzani
Asilo nido Santa
Bernadetta
Baruccana di Seveso
(Monza e Brianza) 6
Eddy Cretaz
Villa in legno con serra
solare
Aosta 7
www.eddycretaz.it
Cumo Mori Roversi
Ristrutturazione
del campanile dell’ex
cattedrale di Santa
Colomba
Rimini 8
www.cumorori.com
Designo Srl
Easy Building System
Castel Maggiore
(Bologna) 9
www.designosrl.it
diverserighestudio
Edificio per appartamenti
San Pietro in Casale
(Bologna) 10
www.diverserighestudio.it
EXiT
Cappella di famiglia
Padova
www.exitstudio.it
FANstudio
Galleria Exelettrofonica
Roma 1 11
www.fanstudio.it
Lorenzo Fontana
Museo di artigianato
tradizionale etiope
Hawasa (Etiopia)
www.africano.splinder.com
Ega Erik Giudice
Ginnasio universitario
Belfort (Francia)
www.erikgiudice.com
Agarchitetti Francesca
Graziano/Sabrina Casolino
Miniloft
Roma
www.agarchitetti.it
Iotti+Pavarani
Showroom Smeg
Reggio Emilia 12
www.iotti-pavarani.com
Liverani/Molteni
Rain-Hall
Phuket (Thailandia)
www.liverani-molteni.it
Paolo Livi
Villa L-01
Brescia 13
maat architettura,
Tabò/Mukerjee
Villa urbana
Torino 14
www.maatarchitettura.it
mag.MA architetture
Autorimessa interrata
Imperia 15
www.mag-ma.it
Elena Manfredini
West Coast Pavillon in
ABB06
Pechino (Cina)
www.ateliermanfredini.com
Nicola Montini e Gian Luca Zoli
Centro estetico Figurella
Cesena
mtstudio (studio architetti Clemente Empler)
Strutture balneari
su spiaggia libera
Roma
www.mtstudio.it
nEmoGruppo
Showroom e uffici
Gamba Manifatture
Pesaro 16
www.nemogruppo.com
Neostudio
Allestimento stand
fieristico
Genova
www.neostudio.info
Obr Open Building
Research Srl
Residenza Milanofiori nord
Milano
www.obr.eu
Andrea Oliva/cittàarchitettura
Recupero ex torri
dell’acqua, centro culturale
internazionale
Budrio (Bologna) 17
www.cittaarchitettura.it
Openbau studio
Abitazione privata
Carpi (Modena) 18
www.openbau.it
Donatella Pino
Lungomare Pyrgi
Santa Severa (Roma)
Lorenzo Rossi
Ristorante aziendale
Indesit
Fabriano (Ancona) 19
www.lorenzorossi.it
Rva-Rodolfo Virgili
Recupero spazio urbano
Massignaro (Ascoli Piceno)
Michele Saulle
Punto informativo
Valle del Gran San
Bernardo (Aosta) 20
www.michelesaulle.it
Signorotti Sotte Architetti
Museo della linea dei Goti
Montegridolfo (Rimini)
www.lucasignorotti.com
Spedstudio
Dependance
Gubbio (Perugia) 21
www.spedstudio.com
Studio M2R
Residenze B-162
Rubiera (Reggio Emilia) 22
www.emmedueerre.com
Studio74
Negozio Before Jeans’n
Dress
Cuneo
Traverso Vighy
Edificio per la vendemmia
Selva di Montebello
(Vicenza) 23
www.traverso-vighy.com
Unders
Volumi loft
Milano
www.understudio.it
Zanirato Studio
Riqualificazione urbana
Zola Pedrosa (Bologna)
www.zaniratostudio.com